Luigimaurizio Assolari
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Biografia

Luigimaurizio Assolari nasce a Bergamo nel 1949.

Ultimati gli studi tecnici e d’arte entra, come Ufficiale, in Aeronautica Militare, nel 1972 si stabilisce a Grosseto.

1974 - Con il Gruppo AMAF, Associazione Maremmana Arti Figurative, ha le sue prime esperienze espositive. Il continuo confronto con realtà artistiche diverse, e gli scambi culturali sulle motivazioni e i significati dell’arte contemporanea, lo inducono a lasciare alle spalle l’accademismo scolastico in favore di un mondo sognante e tutto suo realizzato con la tecnica dello strappo con riporto.

Maternità - 1977, strappo con riporto cm 80x100

1978 - La Pinacoteca G. Friuli di Grosseto acquista l’opera “Amore, Vita, Umiltà” attraverso un concorso nazionale sul tema “S. Francesco”. L’archivio per l’Arte Italiana del Novecento, Firenze “Kunsthistorisches Institut in Florenz” inizia a raccogliere la rassegna stampa inerente articoli, saggi, pubblicazioni, proseguendo con continuità nel tempo.

1979 - La Magalini Editrice pubblica la sua prima monografia. 1980, la Pinacoteca G. Friuli di Grosseto gli acquista una seconda opera dal titolo: “Rimpianti”. È invitato alla Biennale Mediterranea d’Arte di Catanzaro. 1981, dipinge il suo primo grande quadro, sette pannelli realizzati con la tecnica dello strappo con riporto per una superficie complessiva di mq. 13,65, dal titolo “La mia Maremma”. L’opera, con testi e poesie del poeta e scrittore maremmano Bruno Baldassarri, sarà pubblicata in monografia con il patrocinio del Comune di Grosseto. Su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura dello stesso Comune viene esposta al Teatro delle Industrie dove, per il suo contenuto sociale, darà adito a “chiacchiere” nell’ambiente culturale cittadino. Comunque, l’interesse e la risonanza saranno tali che l’opera verrà esposta in numerosi Comuni della Maremma.

1982 - Illustra il libro di poesie “Nelle cose, nell’anima, nella mente” del poeta Bruno Baldassarri, attraverso la realizzazione di quattro grandi opere.

1983 - Nuove esperienze, ricerche e l’approfondimento conoscitivo del restauro e dell’affresco portano l’Assolari a cambiare radicalmente modo di dipingere, realizzando le nuove opere sia in affresco, opportunamente invecchiato, che con nuove e personali tecniche risultanti da una continua ricerca che l’artista ha sperimentato e assimilato nel tempo. Partecipa, su invito, alla Biennale d’Arte Contemporanea di Salò. Con gli affreschi Luigi Maurizio Assolari prosegue nella sua opera che è inesauribile ricerca e motivo dominante della sua tensione creativa, fondata sul naturalismo post-impressionistico. Bisogna anche riconoscergli nella recente ed interessante produzione, coerenza di modello nel cammino evolutivo della tecnica “a strappo” all’affresco. Infatti, l’artista bergamasco conserva inalterato il suo universo di favola popolare, con le sue incisive descrizioni di vita campestre, con istintivo talento di sapore popolaresco e con eleganza grafica, risolvendo varietà di motivi legati alla gente umile, nell’area di una “sua realtà” più privata, più autentica e umanamente sentita. È una pittura che viene dalla terra, con carica umana, emotiva, espressionistica, rivelante ataviche inquietudini esistenziali legate al mistero ed al destino dell’uomo. Assolari, dunque, si muove sempre d’istinto, con estro sagace, identificandosi con il suo stile, autonomo e felice per dionisiaca immersione nel mondo.

Contadini - 1983, affresco cm 60x70

Le stagioni (C’erano una volta!) 1989, finestra con 4 opere in muro ed affresco cm 26x45

1984 - Assolari si trasferisce a Bergamo. Il gallerista Alberto Fumagalli, della omonima Galleria, lo fa conoscere al collezionismo cittadino attraverso personali e collettive. Grazie all’ormai amico Alberto vengono realizzate le prime personali all’estero.

1985 - I sempre maggiori consensi di critica e di pubblico, una sempre più forte maturità artistica inducono l’Assolari a lasciare l’Aeronautica Militare per dedicarsi completamente all’attività pittorica. Esegue per il Conventino, in Bergamo, un affresco a mezzaluna sulla volta del chiostro, illustrando il passo evangelico dell’Indemoniato di Gerasa. Esegue per la chiesa di S. Maria del Bosco in Bergamo, due ex voto in affresco. Rappresentano i motivi che hanno dato origine alla stessa Chiesa.

1986 - Il Comprensorio di Cavalese in Val di Fiemme acquista un'opera per la sua Pinacoteca.

1990 - Realizza un affresco di mt 2,40x1,20: “Frammenti di folklore bergamasco”. Il catalogo è a cura della Unione Artigiani di Bergamo, con testi di A. Rampinelli. L’opera sarà esposta presso la biblioteca di Città Alta. Il Comune di Dalmine, nell’ambito delle proposte artistiche, gli organizza un’antologica nella quale viene presentata una seconda monografia a cura dell’Assessorato alla Cultura.

1991 - Cura e allestisce la scenografia d’ingresso ai padiglioni della Fiera Edil ‘91 ed Edil ‘92 di Bergamo, con un trittico in affresco di mt. 3,60x1,20, dal titolo “Intervallo di mezzogiorno”. Dipinge l’opera “Maremma amara e... benedetta: luci, colori e ombre”, pubblicata in catalogo, con testi e poesie di Bruno Baldassarri. Sei opere in muro e affresco per una superficie complessiva di mq. 6,48. Esegue per l’asilo Umberto I° di Cologno al Serio due affreschi semicircolari di mt. 1,50x0,75, che raffigurano attraverso un racconto ricco di simbologia anche la nascita dell’asilo stesso: un messaggio di semplicità caratterizzato dal mondo infantile.

1992 - Illustra il tema evangelico “Il discepolo non è da più del Maestro”, per il settimanale La Nostra Domenica.

1993 - Dipinge per il Comune di Abano Terme tre opere in muro ed affresco per una superficie complessiva di mq. 3,24 dal titolo “Da miti di fuoco, d’acque e di terra - Abano e le sue terme tra leggenda e storia”. Il trittico viene presentato in anteprima presso i Saloni del Kursaall, APT di Abano Terme. La mostra è organizzata con il patrocinio e il concorso della Regione Veneto e della Provincia di Padova. Il catalogo, con presentazione di Luigi Farinelli, dell’Università di Ferrara, si avvale di testi che sono appunti di lavoro e frammenti di notizie utilizzate dall’Assolari per la preparazione e l’esecuzione dell’opera stessa. Illustra per il settimanale La Nostra Domenica la parabola Evangelica “Il Signore disse al mare: calmati!”. Esegue l’opera “1985 Destino e/o avidità, la tragedia della Valle di Stava”. Sei pannelli in muro ed affresco per una superficie totale di mq. 5,94.

1995 - A cura della Banca di Trento e Bolzano, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Trento e della Magnifica Comunità, viene pubblicato il catalogo sull’opera “1985 Destino e/o avidità la tragedia della Valle di Stava”, con testi di Arturo Boninsegna, storico della Valle di Fiemme. Il Comune di Predazzo esporrà l’opera nei sui locali, nella ricorrenza del decennale della tragedia. Nel 2003 grazie al Comune di Tesero, l’opera verrà collocata nel museo “Fondazione Stava 1985”.

1996 - Realizza l’opera di grandi dimensioni in muro, affresco e collage “Tradizioni bergamasche, buonumore, folklore... nei racconti del Tone”, per la nuova sede della Banca Bergamasca di Zanica. La Provincia di Bergamo, Assessorato alla Cultura, lo inserisce nel catalogo virtuale degli artisti bergamaschi più significativi. Illustra per il settimanale La Nostra Domenica il tema evangelico: “Simboli dell’Eucarestia”. Realizza per l’Unione Artigiani Bergamo e Provincia una opera in muro, affresco e collage sul tema “Lavori artigianali”.

1997 - Il Comune di Follonica collocherà alcune sue opere nella nuova Pinacoteca A. Modigliani.

Divieto di... - 1990, muro, affresco e collage cm 82x82

Ricordi di... - 1995, muro, affresco e collage cm 80x80

1998 - Nuove esperienze e ricerche portano l’Assolari a realizzare le sue opere con la tecnica del mosaico, in prevalenza, utilizzando tessere di vetro recuperato nelle fonderie di Murano.

Natura morta - 2000, muro, collage e mosaico. cm 85x105

Natura morta - 2001, muro, affresco, e mosaico cm 85x10

2000 - La Cassa Rurale Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Gera d’Adda acquista per la sua Pinacoteca alcune opere.
2002 - L’attenzione della critica e del pubblico è richiamata da un’altra grande opera in muro ed affresco di mq. complessivi 14,40, dal titolo “Per le Antiche Vie..., da Barra a Bergamo, una storia infinita, un pizzico di leggenda, vecchie tradizioni mai dimenticate”. L’opera, i cui testi sono di Clara Chiantaretto, per il suo contenuto culturale e per lo scopo didattico a cui è preposta gode del patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo e dell’APT. Lo scopo è quello, infatti, di far conoscere a tutti coloro che ne sono interessati, ed in particolare ai ragazzi in età scolare, attraverso visite guidate dallo stesso Assolari, i “momenti” di leggenda, di storia, di folclore e di tradizione di Bergamo e della sua provincia. Barra, Bérghem, Bergomum, Bergamo Comune, Arlecchino, Brighella, il Giopì, i Venditori di biligöcc, la Banda dei Sifoi sono solo alcuni aspetti di vita che i meno giovani ricordano. Numerosi i Comuni della bergamasca che hanno aderito e tuttora aderiscono al “progetto”. Il Civico Museo Archeologico di Città Alta - Bergamo, invita l’Assolari alla mostra “L’artista interpreta il suo tempo”, con l’opera in tecnica mista “Quotidianità del nostro tempo”. L’opera darà il via ad un nuovo periodo pittorico che l’artista realizzerà più tardi nel tempo.
2003 - Conosce il poeta e teologo Ulisse Mascheretti, e con lui inizia un “percorso” su San Francesco. Realizza “Il Cantico delle Creature”, otto pannelli in muro ed affresco per una superficie complessiva di mq. 9,95. L’opera sarà pubblicata in catalogo con testi dello stesso Ulisse Mascheretti.

Città Alta - Bergamo 2002, dal catalogo generale “L’artista rappresenta il museo”

QUOTIDIANITÀ DEL NOSTRO VIVERE

“Il museo conserva, racconta il passato, afferra anche la più effimera traccia del tempo, tenacemente ricostruisce, colma le lacune. Il museo, secondo Assolari, è in contraddizione con il presente, con la nostra epoca, segnata dal quotidiano consumismo, in cui tutto è volutamente cancellabile, perchè nella natura delle cose “l’usa e getta” è la prassi. A ben guardare non vale la pena conservare i rifiuti della nostra età, essi lo fanno da soli: una rete metallica, l’orologio delle lancette bloccate, la ragnatela delle nostre scorie ci ricordano che i posteri questo sapranno e conosceranno di noi. L’opera, accanto al museo e ai suoi reperti, conduce ad una riflessione immediata sul senso del nostro vivere, sulle necessità di testimoniare il passato ma anche il futuro, nel rispetto delle forze della natura, che nel loro lento operare non possono eliminare le impronte, le vestigia della nostra irriverente civiltà.”

Per il troppo volere... - giocattoli tra... -  2005, muro, affresco e materiali poveri di recupero cm 105x115

Per il troppo volere... - e che tutto travolge... -  2005, muro, affresco e materiali poveri di recupero cm 85x105

2005 - Grazie all’ormai amico Ulisse Mascheretti realizza quarantuno grandi opere in muro e affresco e tecnica mista che lo stesso Assolari titolerà “Momenti di una vita..., San Francesco”. Saranno raccolte in un volume di trecentoventi pagine dal titolo “San Francesco d’Assisi”, con colori di Luigimaurizio Assolari e pensieri di Ulisse Mascheretti (Poveri di Spirito; Il sorriso di Gesù; Novissima). Inoltre, unitamente alla vita di S. Francesco, di Domencio Cavalca (1270 - 1342), che funge da introduzione all’Opera, viene riproposto, illustrato e commentato il Cantico delle Creature con postilla dello stesso Mascheretti. Forte di una maturità artistica, di una padronanza di tecniche e di un sempre più largo consenso di pubblico e di critica l’Assolari realizza opere innovative sia per tecnica che per contenuto. Infatti, l’opera “Quotidianità del nostro tempo” esposta al Civico Museo Archeologico nel 2002, era solo una performance, un embrione che avrebbe sviluppato in seguito, dando il via ad un nuovo periodo che l’artista chiamerà “Per il troppo volere...” Ripudia la copia o l’imitazione di qualunque modello esterno alla sua coscienza artistica, non fa più alcun riferimento a cose, siano queste paesaggi figure o altro, tutti oggetti definibili con parole. Opere astratte?!. L’intendimento dell’artista è quello di “tirare fuori”, estrarre qualsiasi cosa dalla realtà tale da sostituire l’aggettivo astratto in concreto. Materiali poveri e di recupero, assemblati, abrasioni e combustioni, intonaci e smalti, il tutto per ricreare quel senso di disagio del vivere di tutti i giorni, lo stesso che l’artista già avvertiva nei suoi personaggi dai grandi occhi che denunciavano la favola amara della vita.

Per il troppo volere... - ciminiere - 2005, muro, affresco e materiali poveri di recupero cm 115x120

Per il troppo volere... - che insensibile il tempo abbandona al ricordo! 2006, affresco, collage e materiali poveri di recupero cm 100x130

2006 - l’Amministrazione Comunale di Lurano colloca in Municipio un’opera di cm 100x140 dal titolo: “Per il troppo volere”. La Poligrafica S.r.l., nell’ambito delle promozioni artistiche gli dedica il calendario 2007. Forte della tecnica acquisita nelle opere “Per il troppo volere” l’artista si ispira alla strada, motivo di riflessione e di nuova ispirazione, testimonianza del tempo di cui siamo partecipi. Santo Giancotti, di cui alcuni pensieri sono stati fonte di ispirazione dell’artista nelle recenti opere, che saranno, probabilmente, l’inizio di un nuovo percorso, così le presenta in catalogo: “La nuova fase della ricerca artistica di Assolari è caratterizzata da un’incalzante esigenza introspettiva che gli impone numerosi interrogativi sul contesto della realtà quotidiana, sui valori (perduti?) del passato, sulle prospettive (grigie?) del futuro. Nella produzione artistica di questo momento, scompare la rappresentazione della figura umana come pure i richiami prettamente formali, mentre la vena creativa si concentra unicamente su elementi inanimati, oggetti-testimoni e simboli della civiltà tecnologica, ormai privi della loro passata vitalità, ma carichi di memoria della “voracità consumistica” dell’uomo e del tempo, che rapidamente abbandona all’oblio (e all’ambiente). Grandi spazi aggrediti progressivamente da inermi “rifiuti”, che l’artista compone e “dirige” come comparse teatrali sull’ampio palcoscenico della strada, unici spettatori di se stessi, concatenati da un unico destino, che Assolari, però, non abbandona, poiché rivitalizza la materia, per rein-vestirla di dignità attraverso il colore e la luce, convinto e solido auspicio per un ottimistico futuro”.

Per il troppo volere... - mutazioni... - 2006, affresco, collage e materiali poveri di recupero cm 100x130

Per il troppo volere... - emozioni forti 2 -2006, affresco, collage e materiali poveri di recupero cm 100x130

2007 – Assolari intraprende una nuova esperienza: la collaborazione significativa con la Compagnia teatrale “I Comici Erranti”. L’Assessorato alla Cultura di Zanica promuove una Mostra presso il Centro Culturale “Don Milani”, dove, durante l’inaugurazione, si esibiscono anche i teatranti in uno spettacolo, il cui contenuto trova affinità con la tematica espressa in diverse Opere esposte dall’artista. Il musicista Luciano D’Addetta collabora all’evento con brani di propria composizione. L’esperienza verrà replicata a Dalmine nel 2009, commissionata da quel Comune, presso la sala della Biblioteca locale.

2008 – Assolari illustra il volume “Ol saùr de la éta” (Il sapore della vita), raccolta di testi poetici in dialetto bergamasco, di Giovanni Pasta. Le opere sono realizzate in tecnica mista, e rievocano momenti di vita popolare, di costume e di tradizione della gente e della storia di Bergamo. Su invito, è presente all’evento “Arte in Verde”, esponendo presso la Società Umanitaria di Milano un grande totem, realizzato con materiale povero di recupero e illuminato elettricamente. L’installazione “mette in luce” la problematica ambientale della realtà dei giorni nostri. Partecipa all’edizione annuale del “Bibliofestival” della Città di Dalmine. Su invito dell’Associazione Artigiani di Bergamo è presente all’IMART, nelle sale espositive del Museo Archeologico di Bergamo Alta. Nel corso di questo anno, Assolari concretizza un nuovo Progetto, in cui conciliare e armonizzare la dimensione figurativa e coloristico-espressiva, con l’esuberanza e la vitalità del mondo teatrale dei personaggi della Commedia dell’Arte. Con il contributo musicale del musicista Luciano Daddetta e il coinvolgimento degli attori Fausto Sesso e Angelo D’Ambrosio (Compagnia “I Comici Erranti), il Progetto dà vita all’evento “Tra Pittura e Commedia dell’Arte”, che viene inserito nell’ambito della manifestazione “Con … tatto d’Arte”, promossa dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Zanica. Il successo dell’iniziativa porterà ad una replica, commissionata nel 2009 dal Comune di Dalmine.

Per il troppo volere... - alt! - 2006, affresco, collage e materiali poveri di recupero cm 100x130

Per il troppo volere... - che insensibile il tempo abbandona al ricordo! 2006, affresco, collage e materiali poveri di recupero cm 100x130

2009 – Insieme ad altri artisti, Assolari rappresenta Bergamo al “Salon 2009 Bergamo Italy”. Nel Chiostro di San Francesco, in Bergamo Alta, espone opere diverse attinenti il tema “Il Teatro dell’Illusione”: Maschere, Miti, Inganni. Nella Sala Polifunzionale della Parrocchia di Santa Maria al Bosco, di Bergamo, viene collocata l’opera “Il Cantico delle Creature”, otto pannelli su legno di cm 60x80, realizzati da Assolari in tecnica mista. La Città di Dalmine acquisisce la grande opera, in muro, affresco e tecniche miste, “Per le antiche vie …, Bergamo nelle tradizioni, nel folklore, nelle genti.., e poi nel cuore”. Questa viene collocata stabilmente nella nuova Biblioteca Civica Comunale. L’opera viene presentata e riprodotta in una pubblicazione, con testi di Chiara Chiantarutto, che illustra e commenta i diversi momenti focalizzati dall’artista nell’opera stessa. Assolari realizza, in occasione della “VIVA WORLD CUP 2009”, l’opera, con tecnica mista, “Cuori diversi, un’Anima Sola”, che costituirà l’icona di questo evento internazionale sportivo e culturale. A corredo della manifestazione la Mazzoleni Art Gallery produce un tiratura limitata di serigrafie dell’opera stessa. Assolari viene chiamato ad esporre una serie di opere a tema durante la 1a Edizione della “Settimana dell’Energia”. L’esposizione ha luogo presso i saloni dell’Associazione Artigiani di Bergamo, promotrice della manifestazione.

2010 – Anche per la 2a Edizione della “Settimana dell’Energia” Assolari viene invitato dall’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Identità e Tradizioni della Provincia di Bergamo, ad esporre nuovamente con una “Personale” a tema. La mostra “Residui d’Energia” viene ospitata e allestita presso lo Spazio Viterbi del Palazzo della Provincia. Le Opere esposte sono commentate da una presentazione dello stesso Assolari, che, nella pubblicazione che accompagna l’evento, ne sottolinea l’espressione di significativa dimensione estetico-concettuale. Per la significatività della tematica trattata, la Mostra si rivela di coinvolgente impatto emotivo.

2011 – La Mostra “Residui d’energia” viene riproposta presso i saloni “FASE” (Fabbrica Seriana Energia) di Alzano Lombardo, sempre in occasione della Settimana dell’Energia, edizione 2011. Una nota azienda commerciale gli commissiona l’edizione 2012 del Calendario Artistico.

2012 – L’Associazione Artigiani di Bergamo invita Assolari ad esporre presso la nuova sala espositiva della sede dell’Associazione stessa. La Mostra antologica, dal titolo “Tracce …”, presenta Opere che evidenziano le varie fasi del percorso di ricerca e di espressione artistica di Assolari, che abbraccia il periodo dal 1977 ai giorni nostri.

Santo Giancotti